Nato a Parigi il 6 novembre 1907, Raymond Savignac è stato uno dei più importanti e noti pubblicitari francesi. Aveva abbandonato la scuola a soli 15 anni debuttando come disegnatore per la Compagnie des Transports Parisien, collaborando con Robert Lortac (1884-1973), autore di cartoni animati per la pubblicità.
A venti anni cominciò a lavorare per Miramar, Hachard e Métropole Publicité, realizzando molti manifesti. Ma è nel 1935 che incontrò il suo grande maestro, Cassandre (1901 – 1968) che lo indusse a maturare la concezione del manifesto come puro mezzo di comunicazione.
Una lezione fondamentale per lo sviluppo futuro della sua maniera. La loro collaborazione s’interruppe nel 1938, quando Cassandre si trasferì negli Stati Uniti.
Dopo la guerra un altro incontro importante per la carriera di Savignac fu quello con Bernard Villemot (1911-1989), cartellonista pubblicitario affermato, che lo invitò a lavorare presso il suo studio. È di questo periodo il celebre manifesto per la saponetta Monsavon au Lait (1949).
Durante la prima metà degli anni cinquanta Savignac realizzò molti lavori per i marchi più noti: le vernici Astral, i prodotti alimentari della Floréa, i materassi Tréca, le sigarette Gitanes e i vini Cinzano. Durante la seconda metà degli anni cinquanta curò l’immagine grafica di importanti quotidiani come «Il Giorno» (1956) e il «Times» (1958). Negli anni sessanta vengono allestite mostre delle sue opere a New York, Parigi, Amiens e Montréal. Nel 1975 pubblicò la sua biografia e nel 1978 collaborò col neonato Musée de l’Affiche di Parigi.
A cavallo tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta lasciò Parigi per trasferirsi a Trouville-sur-Mer. Sono di questo periodo i manifesti per i rasoi Bic, per la Bibliothèque Nationale de France, per il Secours Populaire Français e per la Citroën.
Durante gli anni ottanta viene allestita la mostra «Savignac au Musée de l’affiche» e vengono esposte sue opere a Trouville, Fréjus, Honfleur e Monaco di Baviera.
Nel 1984 disegnò il manifesto per la finale degli Europei di calcio e realizzò varie opere per la città di Trouville, tanto che nel 1993 la stessa città gli dedicò una sala permanente nel museo locale (Villa Montebello). Nel 2000 viene presentato il premio «Prix Savignac 2000», nell’ambito della mostra «Tour du monde de l’affiche 2000» a Boulogne-Billancourt.
L’artista muore a Trouville-sur-Mer il 30 ottobre del 2002, all’età di 94 anni.