Primo Conti

Primo Conti

Primo Conti, artista (ritratto)

Già ad otto anni iniziò ad interessarsi di pittura, ed un suo autoritratto dipinto all’età di 11 anni ebbe un notevole riscontro tra i critici.

Nel 1913 compose l’opera musicale Romanza per violino e pianoforte ed ebbe un primo incontro con i futuristi fiorentini, dal quale scaturì in Conti un interessamento verso lo stile del movimento, che crebbe finché nel 1917, incontrato Giacomo Balla a Roma e Filippo Tommaso Marinetti a Napoli, lo indusse ad aderire al Movimento Futurista.

Al Futurismo darà il suo contributo fondamentale con i dipinti e i disegni eseguiti tra il 1917 e il 1919, anno in cui il suo stile si evolse verso una visione metafisica.

Nel 1930 sposò Munda Cripps, dalla quale ebbe due figlie; in questi anni le sue opere trassero ispirazione dalla vita familiare: Bambina e farfalla; Bambina con coniglio di gomma; Ritratto della moglie; Frutta dall’alto; Nudino.

Dal 1935 al 1939 collaborò al Maggio Musicale Fiorentino con scenografie, bozzetti e costumi; nel 1941 divenne titolare della cattedra di pittura dell’Accademia di belle arti di Firenze. Dal 1947 al 1957 fu presidente della Società delle Belle Arti e in tale veste favorì la sua fusione (29 ottobre 1957) con il Circolo degli artisti di Firenze – Casa di Dante, presieduto dall’avvocato Renato Zavataro che ne assunse poi la presidenza dal 1958 al 1960. Tra il 1948 e il 1963 attraversò una profonda vocazione mistica ed entrò a far parte dell’Ordine Francescano. Nel 1983 pubblicò la sua autobiografia dal titolo La gola del merlo.

Nel frattempo, nel 1980, aveva perfezionato, con la donazione della sua villa a Fiesole, della sua collezione di opere pittoriche e del suo archivio, la creazione di una Fondazione dedicata alle avanguardie storiche, che ancora oggi gestisce il Museo Primo Conti.