Giovanni Colacicchi
(Anagni, 1900 – Firenze, 1992)

Immacolata
1963-1964

Matita su carta, 2280 x 1280 mm

Cartone preparatorio per il dipinto della Cappella dell’Istituto degli Scolopi a Firenze

PUBBLICAZIONI:
Giovanni Colacicchi, Milano 1991, p. 187;
Opere di arte contemporanea presenti nella collezione delle scuole Pie Fiorentine, catalogo
generale a cura di Andrea Cecconi, Firenze 2009, p. 40;
I disegni di Giovanni Colacicchi a Casa Siviero. Ricordando l’incontro con Giorgio de Chirico,
catalogo della mostra a cura di Mario Ruffini e Susanna Ragionieri, (Firenze, Museo Casa Siviero,
24 maggio – 29 settembre 2014), Firenze 2014, pp. 135-136, 140 nota 28;
Giovanni Colacicchi, I disegni, a cura di F. Colacicchi, A. Macadam e F. Passigli, Viareggio 2022,
pp. 308-309.

 

Su un unico grande foglio quadrettato si erge al centro la Vergine a figura intera, immagine ripresa
dal bozzetto della Madonna della Porta, commissione ricevuta dieci anni prima per l’esterno della
Borsa delle Merci di Firenze (oggi sede del negozio di vestiti H&M), che nella versione definitiva,
ancora in loco, fu poi ridotta a mezzo busto.
Tiene i piedi nudi su una falce di luna secondo un’iconografia derivata dall’Apocalisse (“una donna
vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle” Ap.12,1) e
divenuta comune nelle rappresentazione dell’Immacolata in quanto la luna, secondo la visione
aristotelica, è perfetta e incorruttibile così come lo è Maria, pura e preservata dal peccato originale
sin dalla nascita; le braccia, invece, differiscono leggermente dalla consuetudine e sono alzate al
cielo, evidente richiamo alla posa dell’Assunta. La scena è ambientata in mare, probabile
riferimento al titolo mariano stella maris, con una composizione che ricorda la celebre Nascita di
Venere di Botticelli.
Le differenze fra il cartone e il dipinto sono principalmente nello sfondo e nell’assenza del muro
con le rose rosse in primo piano.
L’opera, realizzata nello studio dell’Accademia in via Cesare Battisti a Firenze, fu commissionata
per la nuova Cappella degli Scolopi, dove si trova tuttora, da Padre Giuseppe Tomaselli,
appassionato e studioso d’arte che si fece promotore di una serie di lavori di rifacimento dei locali
delle Scuole Pie Fiorentine.