Domenico Belli nasce a Roma nel 1909 e si forma a Roma nello studio di Giacomo Balla.
Nel 1929 aderisce al Futurismo e nel 1931 fa parte dei fondatori del Blocco dei Futursimultanisti di cui fanno parte anche i pittori Augusto Favalli e Bruno Tano, gli scultori Alfredo e Gianni Innocenzi e Gianni Tomasetti e il poeta G. E. Mattia. In seguito al contatto con Filippo Tommaso Marinetti si ribattezzano Gruppo Futurista Romano. Belli partecipa alle Biennali di Venezia del 1930, 1932, 1934 e del 1936 e alle Quadriennali romane del 1935 e del 1939. Dal 1933 al 1939 espone alle Mostre di Aereopittura ad eccezione del 1936.
Nel 1929 partecipa alla Mostra d’Arte marinara e l’anno successivo alla Mostra dell’animale nell’Arte e nel 1931 espone alla Mostra d’Arte Coloniale di Napoli.
Parallelamente dal 1934 al 1942 porta avanti anche l’attività di scenografo al Teatro delle Arti sotto la direzione di Anton Giulio Bragaglia. Nel secondo dopoguerra si dedica in maniera più intensa all’attività pubblicitaria e agli allestimenti di mostre.
Nel 1969 aderisce al manifesto Futurismo Oggi e partecipa a tutte le collettive del gruppo organizzate dalla rivista che prende questo nome. Muore a Lavinio nel 1983.

 

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