Cesare Peverelli

Cesare Peverelli

Cesare Peverelli nasce a Milano il 30 maggio 1922.

Frequenta il ginnasio a Torino per poi fare ritorno a Milano nel 1938. L’anno successivo inizia a studiare all’Accademia di Brera, dove è discepolo di Carlo Carrà e Achille Funi. Nel 1941 si avvicina, grazie a Morlotti, al gruppo Corrente, manifestando però un interesse maggiore per le nature morte di Giorgio Morandi.

Nel 1942 incontra Renato Guttuso in occasione del premio Bergamo, che lo invita a soggiornare a Roma, ospitandolo.
Schieratosi apertamente con la Resistenza, durante il secondo conflitto mondiale, nel 1943, dipinge otto tele ispirate dal grande capolavoro di Picasso: Guernica, che esposte successivamente alla Galleria del Milione. Nel 1945, alla Mostra della Liberazione, è presente con I Disastri della Guerra.

Nel 1946, in collaborazione con Crippa, apre la Galleria Pittura, dove tre anni dopo ha luogo una sua personale.
Partecipa alle Biennali di Venezia del 1948 e del 1950, dove le opere presentate subiscono l’influsso di Wols e di Pollock.
Tra il 1951 e il 1953, è primo tra i firmatari del Manifesto del Movimento Spazialista, ed è poi tra i protagonisti della mostra alla galleria del Naviglio della prima collettiva di arte spaziale
Più tardi nel ’57, l’artista si trasferisce a Parigi dove inizia il ciclo pittorico delle villes, e dove espone nello stesso anno alla Galleria du Dragon.

Gli inizi degli anni 60 sono scanditi da vari soggiorni nella Francia, che gli lasciano nuove suggestioni per la creazione di nuovi cicli pittorici. Nel 1965 è presente alla Quadriennale di Roma con i lavori del ciclo ‘Crisalidi’; nello stesso anno compie prima un soggiono a New York, ed è poi protagonita alla Biennale di San Paolo in Brasile. Nel ’68 tiene una personale alla Galleria Nuova Pesa.

Negli anni 70 inzia la collaborazione con lo scrittore Michel Butor Peverelli; per il quale realizza vari disegni ed incisioni per le illustrazioni dei suoi libri più importanti.
Gli ultimi anni sono scanditi da importanti mostre in tutto il mondo; si concentra anche sulla produzione grafica e sulla ceramica. Nel 1996 gli viene dedicata una grande antologica al Palazzo Reale di Milano.

Muore a Parigi il 13 marzo 2000