Adriana Bisi Fabbri
Adriana Bisi Fabbri
Adriana Bisi Fabbri nasce a Ferrara il primo settembre 1881.
Nel 1907 si trasferisce a Padova, trovando ospitalità in casa della zia, Cecilia Forlani, madre di Umberto Boccioni. Sebbene incomincia a praticare l’arte del disegno da autodidatta, la formazione artistica di Adriana Bisi Fabbri avviene principalmente negli studi di Gaetano Previati e Luigi Conconi.
Insieme a suo marito, il giornalista Gino Bisi e i suoi due figli Riccardo e Marco, si trasferisce dapprima a Bergamo, in seguito a Mantova e a Milano. Nel 1911 partecipa a diverse iniziative: alla prima Esposizione di arte Libera al salone Ricordi di Milano, sollecitata da suo cugino Umberto Boccioni ed espone due acquerelli, Paonessa e Lucertola; mentre a Roma tiene la sua prima personale al Lyceum, al Castello Rivoli ottiene la medaglia di bronzo al “Frigidarium”, Mostra internazionale di umorismo, realizzando, in tale occasione, le caricature satiriche di figure femminili, La nipote, La nonna, La zia, La francese, La spagnola, L’americana.
A seguito del premio ottenuto, Adriana Bisi Fabbri nel 1913 a Parigi espone alla Mostra della caricatura italiana e a Bergamo realizza il manifesto dell’Esposizione di arte umoristica; vince la medaglia d’oro alla seconda Esposizione internazionale femminile di belle arti nella sezione “Donne nella caricatura”.
Adriana Bisi Fabbri, attività tra il 1915 e il 1918
Dal 1915 al 1918 si intensifica notevolmente la sua attività sia caricaturale che di illustratrice per testate come “La Freddura”, “Il numero”, “Il Secolo illustrato”, “L’almanacco popolare sanzogno”. Nel 1917 partecipa al concorso nazionale d’arte “per la nostra guerra”, presentando il trittico Un nido tra due pietre. Nelle caricature eseguite per i giornali si firma “Adrì”, abbreviazione mascolinizzata che le consentì di far accettare senza difficoltà i suoi disegni di satira politica.
Muore a Travedona (Varese) il 29 maggio 1918.