Jean-Pierre Velly – L’ombra e la luce

Roma – Istituto centrale per la grafica, Palazzo Poli

22 marzo – 15 mayo 2016 preestreno para la Prensa 22 de marzo de 2016 a las 12,00 presentación e inauguración de la exposición 22 marzo a las 17.30 apertura al público desde el 23 de marzo hasta el 15 de mayo  de 2016 Tiziana D’Acchille, directora de la Accademia di Belle Arti di Roma y Maria Antonella Fusco, dirigente del Istituto centrale per la grafica, presentan la exposición Jean-Pierre Velly. L’Ombra e la Luce, comisarios/as:  Pier Luigi Berto, Ginevra Mariani y Marco Nocca, que se inaugura el 22 de marzo de 2016 en el Palazzo Poli (Fontana di Trevi), prestigiosa sede expositiva del Istituto centrale per la grafica.

Tiziana D’Acchille, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma e Maria Antonella Fusco, dirigente dell’Istituto centrale per la grafica, presentano la mostra Jean-Pierre Velly. L’Ombra e la Luce, curata da Pier Luigi Berto, Ginevra Mariani e Marco Nocca, che si inaugura il 22 marzo 2016 a Palazzo Poli (Fontana di Trevi), prestigiosa sede espositiva dell’Istituto centrale per la grafica. A venticinque anni dalla tragica scomparsa di Velly e per la prima volta a Roma dopo la grande mostra a Villa Medici del 1993, le due istituzioni intendono reinserire l’opera e la figura del maestro bretone (Audierne 1943 – Trevignano 1990), Grand Prix de Rome per l’incisione (1966) al posto che gli compete nella cerchia dei grandi artisti contemporanei. La mostra suggerisce un percorso all’interno del nucleo poetico del lavoro di Velly, attraverso la metafora alchemica, ribadita dalla splendida Melencolia di Albrecht Dürer che apre l’itinerario. La prima sala, Nigredo, allude allo stadio della trasformazione della materia: qui è Velly stesso, artefice e iniziatore della creazione, ad accogliere i visitatori con una parete dedicata ai suoi celebri Autoritratti. Il processo ideativo dell’artista si precisa attraverso il confronto tra disegni preparatori inediti e prove di stato: dalla “notte eterna dell’universo” emergono le sue magnifiche visioni, le straordinarie incisioni a bulino, che ritrovano il bianco e la luce con stupore, sottraendoli al buio. La seconda sala, Albedo, che rimanda alla purificazione della materia, ospita il nucleo di acquerelli e i disegni a punta d’argento, tecnica dei maestri rinascimentali. La terza sala, Rubedo, offre una selezione dell’opera pittorica. La pittura è per l’artista approdo finale e rasserenante: “con i colori mi piace poter raccontare che nulla è grave, che un giorno morirò ma l’umanità continuerà”. I bellissimi acquerelli di soggetto floreale stemperano visivamente l’affascinante mistero nero di Velly, chiarendo anche le ambizioni della sua arte. È significativo che la mostra di Jean-Pierre Velly si ponga in continuità ideale con la recente esposizione di Balthus, direttore a Villa Medici ed estimatore del giovane artista, quasi a raccoglierne il testimone: “quando vedo un dipinto di Balthus – dichiarava l’artista bretone a Jean-Marie Drot – mi dico: qui non c’è falsità, non c’è inganno”. Catalogo edito da L’Erma di Bretschneider, a cura di Pier Luigi Berto, Ginevra Mariani, Marco Nocca; introduzioni di Tiziana D’Acchille, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma e Maria Antonella Fusco, dirigente dell’Istituto centrale per la grafica. Contributi dei curatori, testimonianza di Vittorio Sgarbi, testi di Marco Di Capua, Pierre Higonnet, Gabriele Simongini, Catherine Velly, Vinicio Prizia; schede di Giovanna Scaloni. L’allestimento è a cura di Stefania Teodonio,Vincenzo Raponi e Key Comunicazione. Sezione didattica curata dal Laboratorio diagnostico per le matrici dell’Istituto centrale per lan grafica. Contributo di Lucia Ghedin sul restauro delle matrici di Velly in catalogo; didascalie ragionate di Luigi Zuccarello. Visite guidate a cura di Gabriella Bocconi e Francesca Sacchini, rivolte agli studenti delle università, delle accademie e delle scuole secondarie. Nota biografica Jean-Pierre Velly (Audierne 1943 – Trevignano 1990), vincitore con il bulino La Clef des Songes nel 1966 del Grand Prix de Rome per l’incisione, dopo il triennale soggiorno a Villa Medici sotto lo sguardo di Balthus suo direttore, dal 1970 sceglie di rimanere in Italia, a Formello (Roma), dedicandosi al disegno, all’incisione e alla pittura. Grazie alla stima e all’amicizia di Giuliano de Marsanich, gallerista e mecenate, negli anni Settanta, un frangente difficile per gli artisti votati alle tecniche tradizionali, Velly riesce ad imporre le sue visioni, conquistando la critica più qualificata (J. Leymarie, A. Moravia, M. Praz, L. Sciascia, V. Sgarbi, F. Simongini, G. Soavi, R. Tassi, M. Volpi) ed entrando in collezioni prestigiose (Barilla, Olivetti). Conoscitore delle tecniche antiche del disegno, a partire dal 1978 Velly offre i primi saggi di pittura ad acquerello in Velly pour Corbière, omaggio al poeta maledetto suo conterraneo, con l’introduzione di Leonardo Sciascia. Nel 1980 è la volta di Bestiaire perdu, presentato da Alberto Moravia e Jean Leymarie, splendida serie di “ritratti su carta” di animali odiati dall’uomo. Nell’ultimo decennio di attività l’artista si dedica prevalentemente alla pittura, con la magnifica serie di tavole floreali ideate per il calendario Olivetti del 1986; e i dipinti di paesaggio, tra cui Après, Grande paesaggio, Grand coucher du soleil, Grande bourrasque. In questi stessi anni ritorna più volte sull’autoritratto, sorta di riflessione interiore, sulla tela e sulla carta. Nel 1990 muore in un incidente di barca sul lago di Bracciano. Información útil Sede: Roma, Istituto centrale per la grafica, Palazzo Poli fechas/horario: inauguración 22 de marzo de 2016 a las 17.30 apertura del 23 de marzo al 15 de mayo de 2016 martes – domingo a las 10.00 – 19.00 Eventuales aberturas extraordinarias serán comunicadas en la página web www.grafica.beniculturali.it y en Facebook INGRESO LIBRE No es posible acceder al Istituto con maletas, mochillas y bolsos de grandes dimensiones. Gabinete de prensa Accademia Belle Arti di Roma Dionigi Mattia Gagliardi dm.gagliardi@accademiabelleartiroma.it www.accademiabelleartiroma.it

Gabinete de prensa Istituto centrale per la grafica Angelina Travaglini angelina.travaglini@beniculturali.it e la collaborazione di Roberta Ricci

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